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Pubblicata il 10/12/2002






dall’alto del cielo ,
come veloce cometa ,
il missile scende
e della grotta
lascia macerie e pilastri spezzati ,
ritti verso il buio del fumo .

una bruna madonna ,
gli occhi sbarrati nel nulla ,
porge un bianco fagotto
al suo uomo
dal duro viso di pietra bagnato di pianto .
tre vicini urlano la rabbia impotente .

nel fagotto un bimbo
morto per salvare il mondo .































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flo

Ciao Karla,
questa poesia è molto bella oltre che attuale.
E' un tocco di sofferenza in un mondo sofferente!
Pennellata poetica venuta da un'intuizione senz'altro geniale, complimenti.
Comunque, quel bambino, il nostro Salvatore è morto lo stesso (anche se una trentina d'anni dopo) a causa dalla malvagità umana.
Un saluto
Floriano

il 10/12/2002 alle 10:48

Che bello tornare a leggerti, purtroppo questo è davvero un presepio attuale, anzi no, a volte vorrei che ci fosse dentro, ai nostri giorni, Cristo vero e non la nostra ipocrisia, e fosse realmente Lui a giudicare e non la nostra fede falsa...
Baci (e bravissima!).
Fili.

il 10/12/2002 alle 12:28

rispecchia tutto quello che accade ai giorni nostri, nei suoi versi è celata al sofferenza am io cara amica mia ti dò un consiglio cerca di reagire e di guardare le cose sotto un altro punto di vista credimi il moindo sarà diverso, baic ester

il 10/12/2002 alle 14:02