Bella la caparbieta' di amare combattendo una stagione agguerrita e fredda , cosi' l'inverno non passera' senza combattere ,e cosi' e' anche sentirsi vivi in una stagione che chiamano morta e che invece non lo e'. un saluto
una cosa che ho dimenticato di chiederti, ma il fatto di apporre al titolo "..e di altre sciocchezze" è per delineare poesie unificate di tema? ma credo sia più un voler unire qualcosa che esprime il tuo essere che si divide in poesie infinite...mi piace la descrizione, rerefatta, asciutta essenziale, tra l'altro il finale assai chiuso, nel senso di oscuro...un richiamo alla fortezza d'una solitudine anche più grande e forte di quella umana mi ha colpito, mi ci rivedo quasi...sembri giù di morale in questa e nell'altra, ove il mare tutto racconta...magari nel tuo inverno c'è una "domenica sera in cui c'è da dimenticare la noia appesa e nera c'è da dimenticare la favola che fu e potere dire vivo sull'onda d'un motivo..." almeno una sera in tutta la lunghezza del gelo...tanto ci sarà "da ricominciare un'altra settimana strascinando nei giorni l'attesa quotidiana, scordando e stemperando la tua precarietà..." almeno io in queste parole ho sempre voluto leggere della luce che spero sappia colorare la nebbia che pervade dell'inverno le giornate...un abbraccio caro sergio, e perdonami le citazioni forse fuori luogo...andrea^^
Paolo, amare combattendo, hai colto nel segno quello che non era chiaro neppure a me mentre stendevo questi versi, ma che solo dopo, rileggendo ho compreso...Amo 'inverno in verità perchè lo detesto.....Ahimè...sergio
Elisa* viviamo ogni attimo e cogliamone l'essenza....Buona estate anche a te, sergio
Si si Gail, meglio combattere che lasciarsi vivere, dal tempo dalle cose dalle convenzioni, ma anche da noi stessi, dalle nostre convinzioni, dalle nostre certezze dalle consuetudini.. e dalle rinuncie diventate rimpianti perchè non c'è stato il coraggio di tramutarle in rimpianti. Sergio
I titoli di queste ultime due pubblicazioni, Andrea, richiamano a loro volta il titolo di una canzone , e per entrambe mare, ed inverno che è il tema portante il leitmotiv di ciascuna, c'e' il lasciarsi andare per similitudioni assonanze, colori metafore accostamenti, di sciocchezze personalissime e magari pindariche. Per l'inverno poi ricordo di averti accennato in autunno ad un trittico di scritti sul freddo e sull'inverno che m'ero scoperto di detestare, anche se poi, rileggendo ho trovato uno scambio di odio amore singolare, tra me e le sensazioni che la stagione algida m'incute...la mia citazione dell'alter ego di superman è strettamente legata al mio mito ed a quel castello della desolazione che il Kriptoniano ha al polo nord.. Grazie per il tuo commento come sempre gradito, sergio
Versi stizziti di chi possiede una scala di valori che definisce l'autentica differenza tra bene e male, insieme al ruolo e al significato dell'uno e dell'altro, nella propria vita e nel mondo; ecco perché l’incipit di questi versi, che definirei lezione di vita, è “io sono altrove da questo sentire” Il poeta non si riconosce in questo mondo di falsità, dove “ogni lordura si faccia così presentabile”. Oggi allocuzione ha il suo crescendo coinvolgente, ogni espressione è una stretta al cuore, proprio perché il bravo Sergio fotografa questo strano mondo che tutto appare e nulla vale. Bravissimo Sergio, ci mancava una lezione come questa.
Oh Ugo, ti ringrazio per le tue paole per me stimolanti e lusinghere. Mi fa piacere che tu abbia identificato una chiave di lettura profonda e di disincantata denuncia di una situazione di disvalori sempre più dilagante e prossima. E' bello leggere un simile commento in calce ai versi, è gratificante, assai, Grazie, Sergio
Ogni parola, Annysea, è preziosa, e le tue lo sono oltremodo, Grazie, sergio
Versi molto significativi, spunti per riflessioni a conformisti e indifferenti . Mi è piaciuta molto ciao Sergio buona giornata ! marcella
Ti ringrazio Marcella per esserti soffermata su questi versi un pò oscuri...Sergio
A testa bassa come un bisonte nella morsa del ghiaccio contro l'attacco dei lupi... Così ti immagino in questa esasperante battaglia con la vita di cui sei potente protagonista. Ciao,Sergio.
Sai, Decio, quando scrissi quei versi, provavo una forte animosità verso la stagione fredda, proprio va vivevo quasi come una faccenda personale....come verso quello che non scelgo ma a cui devo mio malgrado fare fronte...Grazie per le tue parole...SErgio