Mi viene voglia di raccontare di te
così semplicemente per dire
di come parlavano i tuoi occhi
quando mi guardavi in quel tuo modo
ed io mi smarrivo nella confusione dei sensi
e poi il tuo sorriso che mi risollevava
dal pantano dove rane gracidanti
infierivano sulla mia fragilità
mi viene voglia di raccontare di te
di quando gli dèi insospettiti
hanno seguitato il tuo sentiero
dove tu andavi dritta e sicura
con le braccia conserte
un velo leggero oscurava i tuoi pensieri
e loro balordi e indifferenti
non ne capivano i contorni
mi viene voglia di raccontare di te
di quando volevi soltanto star vicina
ma ferma ed io sentivo il tuo profumo salire
verso me inebriante e non resistevo
toccarti per averti e tu calma e tranquilla
ancora un attimo dicevi ancora ancora
e poi e poi Silfide nel vento
mi portavi là dove stordito cantavo nel tuo amore
mi viene voglia di pensare a te adesso
mentre tieni a distanza quegli stessi dèi che
senza emozioni curiosi ti aspettavano
e gli gridi addosso che non è lì il tuo posto
perché un poveretto adesso vaga
disperato e stanco perché non sa più costruire
e si perde nel ricordo del tuo sorriso
e del tuo respiro sempre più corto
mi vien voglia di non raccontare più
ma di tenermi tutto dentro
sempre di più ogni giorno un pezzo nuovo
sguardo assente e sprezzante verso
un punto infinito di orizzonte dove scende il Sole
e allora soltanto allora quando mi avvolge il buio
le mani lungo i fianchi lacrime calde
bagnano il mio gomitolo nelle mani di Cloto……….
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