beh...questa usando termini di gente quotidiana, spacca di brutto....scherzi a parte, mi piace come la lettura si perda nella lettura, inizi e non ti fermi, ed ogni 2 o 3 versi senti qualcosa dentro che si accresce, non so cosa sia ma in me è così, è questo mi elettrizza..."io dilaterei il buio nel pungente inverno percorso in silenzio da stille di malinconia e tremolii di giovane brina ancorata alla gelida ombra una stella senza cielo intinta di favole e di bellezza rara"....trovo che liricamente sia la parte più bella....i versi successivi si fanno più scuri ed oscuri, quasi un vago rimando dantesco "Lasciate ogni speranza o voi che entrate"...davvero ben riuscita, utilizzando come rimando l'amore, accesso possibile ma spesso negabile a noi stessi, incapaci di sentirlo incapaci di darlo....ci sono voci nella notte che col tempo divengono voci della notte, e quelle permangono in eterno...la tua è fra queste.... so che vorresti delle critiche, ma io a questo testo non ho trovato da fartene, l'unico appiglio è il mio solito dirti che potresti tralasciare alcuni punti, ma anche anche qui hai ovviato a tale problema, inoltre ho apprezzato la strutta liscia e scorrevole della composizione diversa dai tuoi soliti blocchi unici, che apprezzo, ma vedere sinuosità e variazioni non spiace mai credo...ti abbraccio cara Rosi, complimenti ancora, andrea
Andrea ha già commentato benissimo, posso solo aggiungere che si tratta di una splendida lirica... Ciao
nonostante tutto cio' che la poesia attraversa ma alla fine si chiede di amare ,scrivi poesie toste nel senso buono della parole,un salutone
Cosa rispondere!? Grazie cari amici delle bellissime e generose parole che mi avete donato! Scusate il ritardo col quale ho risposto!