Gente viòla, vìola i nostri pomeriggi
con parole affidate a vento e depistaggi.
sono mesi assetati, poche nuvole in cielo.
limoni infelici aspettano linfa e un fresco velo
a scuola si è aperto un caso sulla specie,
in giugno asini e bambini con babbaluci.
l'ente culinario afferra le ultime cassate,
in riunioni, rilievi sulla storia sin qui passata.
non è strano che la famosa indulgenza grassa,
come una mosca intorno al lume svolazza.
due musiche in due moschee risuonano,
nelle zone interne, un dio sterile è sereno.
- vuote le mani, ma pieni gli occhi del ricordo di lei (la sicilia) -