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Pubblicata il 21/09/2013
Sotto un cielo terso di settembre,
salgo un sentiero ripido e ciottolato (la rata)
il sudore mi sgocciola dalla fronte,
ad un tratto si addolcisce
quando attraversa il bosco dei noccioli.

attraverso un dosso,
allungo il passo per guadagnare quota,
arrivo alle piode (lastre di pietra).
vedo sotto un salto, la pietra è fatta di lastre scure.

poco prima del monte il sentiero devia
scendo tra la vegetazione quindi attraverso
piano i ghiaioni argentati.
prima di raggiungere la valle della Baia
scorgo tra la vegetazione mura di una rocca romana. (castei).

come per magia trovo difronte una bianca chiesetta
proseguo su un irto sentiero che sale a fianco della chiesetta,
entro nella roccia dei castei. Un vasto ghiaione calcareo
e su un lato un piccolo funtani ( una buca nella quale si accumula l’acqua).

in testa al ghiaione, la valle è interrotta
da un alto salto roccioso. ( zona dei forni),
chiamata così per le grandi cavità presenti nella roccia.
in alto, spicca una striscia verde a forma di cuneo (la zingara).
sulla costa del canale, larici in quantità.

zic zagando salgo e dopo l’ultimo tornante il sentiero spiana
dentro i sapei ( gradini naturali).
i miei occhi si spalancano sempre più dallo stupore
mi trovo tra i fiori.
cespugli di oleandro rosa carico e a piede pelose gocce,
sono le stelle alpine.

dopo aver accarezzato questo magico momento
di lena cammino, voglio raggiungere il baitel de sura.
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Molto suggestiva

il 22/09/2013 alle 01:11

la montagna e le sue meraviglie che regala pero'a chi la sa conquistare (non piu' a me )..marinella

il 22/09/2013 alle 11:01

Grazie Sir e grazie Marinella.

il 22/09/2013 alle 19:25

La montagna e i suoi misteri.... piaciuta!!! Anna

il 23/09/2013 alle 11:30