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Pubblicata il 05/09/2013
Sanno i miei occhi una luna nuova,

luna imbrogliona

mi segui ovunque vada

e ti tocco alla prima costellazione

di nomi senza tempo

in te inciampo.

l’irraggiungibile è possibile,

il Dio sdraiato sull’altare si è distratto

forse lo troverò su Nanurjuk -orso polare-

inseguito dai cacciatori di Ullaktut

o su Quturjuuk-collana di ossa- che è ancora più lontana

e tu hai la faccia triste o luna nuova che affondi nel fiume sbronzo

dove ti videro cadere Shelley e Yats,

mi dici

che l’intero universo è cosa da poco

continua a dilatarsi con uno strano finale

che ricomincia e punto

finché non ne capisci il senso

in ogni direzione, dentro e fuori

fuori e dentro

la luce delle costellazioni è più vivida al circolo polare Artico, ed anche la luna sembra più grande fra i ghiacci e i fruscii dell'aurora boreale, Una cartolina di luci dall'Alaska per salutarvi e ringraziarvi amici di ph
ladylù
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Affascinante come la luna.patty

il 05/09/2013 alle 18:44

Visione lunare toccante e mai sprezzante!

il 05/09/2013 alle 22:41

Una poesia molto bella e significativa: si presenta per certi versi come un'analisi introspettiva. Brava!

il 06/09/2013 alle 13:04

Seducenti versi

il 07/09/2013 alle 20:26

grazie ancora a tutti, vi abbraccio dall'anima Ladylù

il 19/09/2013 alle 11:50