Sanno i miei occhi una luna nuova,
luna imbrogliona
mi segui ovunque vada
e ti tocco alla prima costellazione
di nomi senza tempo
in te inciampo.
l’irraggiungibile è possibile,
il Dio sdraiato sull’altare si è distratto
forse lo troverò su Nanurjuk -orso polare-
inseguito dai cacciatori di Ullaktut
o su Quturjuuk-collana di ossa- che è ancora più lontana
e tu hai la faccia triste o luna nuova che affondi nel fiume sbronzo
dove ti videro cadere Shelley e Yats,
mi dici
che l’intero universo è cosa da poco
continua a dilatarsi con uno strano finale
che ricomincia e punto
finché non ne capisci il senso
in ogni direzione, dentro e fuori
fuori e dentro
la luce delle costellazioni è più vivida al circolo polare Artico, ed anche la luna sembra più grande fra i ghiacci e i fruscii dell'aurora boreale, Una cartolina di luci dall'Alaska per salutarvi e ringraziarvi amici di ph
ladylù