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Pubblicata il 19/03/2013
Quel bicchiere
con le Tue labbra
impresse
su quel tavolo.
punge,
dentro me
abile, come un diavolo.

e penso
alle danze
ai cori non angelici
che sentivo,
all'odore di liquore
del sentirsi vivo.

un rigurgito,
furono le spine
che trafissero
la mia anima volante.

tu che ti consolavi
con chi ti scaldava
all'ombra di parole
e musiche
che rimescolavano i ricordi!

cadde, la mia anima,
in un balzo
come cade
chi suole levarsi
laddove il cielo
non vuole.

diventai piccolo
come delle briciole
di pane.
non pena
ma Amore sgorgava
dalla tua penna
disfatta,
come il letto
nel quale
i nostri corpi avevano lottato!

la mia mano
che di aiutarti
fu avida,
si rendeva conto
di esser cappio.

non volli
mai, far male
ad una farfalla
che nacque
da un bozzolo duro
e, la sua bellezza vola,
sotto gli occhi di tutti.

(Lettori di riflettori inermi)

elena,
del mio animo
rea, sola della
tua bellezza.
so che il Tuo
pianto è fiume,
so che la Tua guerra
porterà una pace
flebile,
quanto bruciano le ferite
di un cavallo
colmo di vergogna
che Ti ha reso
stella, che Ti ha reso
casa, che Ti ha reso
amore di fiele,
quello dolce come
questo amaro miele!

(Ascoltando touch and go - tango in Harlem)
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bravo molto bella :-)

il 19/03/2013 alle 20:20

è un vortice di vento ( !! che attira e respinge

il 20/03/2013 alle 17:55

touch and go!

il 20/03/2013 alle 22:24

Finge di respingere!

il 21/03/2013 alle 09:49

Wow!!!

il 21/03/2013 alle 20:37