PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 07/03/2013
Se non vedi le vette svettare dopo le sette
fermati ritta sulla linea più dritta
e rifai i conti sugli sconti dei conti
prima che il coniglio bianco sbanchi il banco
sbiancato dopo un consiglio di uno stanco
che ascoltando i canti sui racconti dei marinai
ancora ancora l’ancora portata da Angora
immaginando i cori che rincuorano i cuori
dopo la fine del salario per prezzi salati
con saliere illuminate dal sole che sale
prima della sera che sarà serrata nella serra dell’alba
mentre si pronunciano asserzioni su possesso di ossa
disossate per la ricerca dell’asse del sesso longitudinale.

e se ancora non vedi le sette che svettano dalle vette
allora ricorda di memorizzare il memoriale
sui mali delle mele del melo e precisamente precisando
che malo mali malae mala malo mundo multa venerunt,
anche se molti vi furono quando non si lasciò sbollire
la ragazza che ballava sulle bolle
raccontando balle ai ballerini
che sbarcavano il lunario per salpare con barche a remi
fatte con rami di more per fare l’amore a Roma
dopo aver visto il mare.
comunque non è da persone intelligenti
parlare alle genti di somme ingenti prese dai dirigenti
che si prendono gioco degli indigenti
con l’ausilio d’indovinelli serpenteschi
frutto di serpi striscianti come le lisce bisce
tra le sterpi e le lische viscide di pesci lessi.

quindi ricapitolando il tutto
resta ritta sulla linea dritta
per le sette che vengono dalle vette
che svettano prima delle sette
ricontando i conti dei conti scontati
con gli sconti del coniglio bianco che salta il banco
sbiancato dallo sbanco dopo il consiglio stanco
di portare da Angora l’ancora da ancorare ancora…

a.G.
  • Attualmente 3.5/5 meriti.
3,5/5 meriti (2 voti)

malo mali malae mala malo mundo multa venerunt! ...religione, politica, economia.. niente quadra, soprattutto i conti.. ma tutto si incastra perfettamente in questa tua! cmq.. devo rileggerla perché gli ultimi due versi della prima strofa, me li sono persi...! a presto francesca

il 07/03/2013 alle 23:05

uau!!! mi sembri Bibamus! che assonanze e tutto quadra nel tuo quadro!

il 08/03/2013 alle 18:21

Un bellissimo gioco di parole, piaciuto tantissimo, divertente e magistralmente composto. Eccezionali questi due versi...mentre si pronunciano asserzioni su possesso di ossa dissossate per la ricerca dell’asse del sesso longitudinale. Bravissimo davvero Andrea. Abbraccio!

il 08/03/2013 alle 22:26

grazie cara franci...eh questo mondo sembra non fermarsi mai davnti ai suoi errori...maah...grazie ciao

il 09/03/2013 alle 00:17

cara anna ti ringrazio del paragone, anche se è indubbio che Bib sia più espreto e di gran lunga più bravo...grazie tanti saluti...andrea.

il 09/03/2013 alle 00:18

dolce ela grazie pure a te che riesci sempre a ritagliare uno spazio di tempo per leggermi...ciao ti abbraccio

il 09/03/2013 alle 00:18

ed ancora a tutte e tre un grande augrio di festa della donna...scusate il ritardo ma ieri ero occupato...^^

il 09/03/2013 alle 00:19