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Pubblicata il 27/01/2013
Un'eco sussurrata
sale dalla terra
e un brivido mi percorre.
Nomi sconosciuti
scolpiti nel marmo
come lettere di fuoco.
Una grande lastra
copre quel pozzo
ed un rispettoso silenzio
avvolge quel luogo.
Pietosi pensieri o calde lacrime
non placheranno
la paura, il terrore
l'orribile disperazione di quelle urla,
di quelle voci dall'abisso.
Gli occhi cercano di penetrare
quella terra alla loro ricerca.
Accarezzo quei sassi
e vibrazioni penetrano in me,
con forza.
Lacrime di pietà
scivolano sul viso
e cadano sulla terra
chiedendo perdono.
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mi calo nel pozzo per apprezzarla a fondo, come merita. molto toccante brava Rosa

il 27/01/2013 alle 18:39

Che quelle voci urlino per sempre il loro dolore e che per sempre vengano innaffiate dalle lacrime del ricordo. Bravissima. patty

il 28/01/2013 alle 07:25

grazie, è una sensazione che è difficile dimenticare, ciao Rosa

il 28/01/2013 alle 12:11

parole che cadono sul cuore ma belle.marinella

il 28/01/2013 alle 13:06

Leggendola mi hai fatto ri-venire i brividi. Pensa che da ragazzo andavo a far volare il mio aquilone proprio nei pressi della foiba di Basovizza senza sapere esattamente la storia. Solo anni dopo han fatto la targa ed è diventato monumento.La foiba di Basovizza, 240 metri di profondità, ora solo 150 a causa dei "resti umani ancora presenti", è stata assunta a monumento-ricordo dopo 60 anni di silenzio. A tutt'oggi non si conosce il numero esatto delle foibe del Carso (Trieste-Gorizia e Istria), nè il numero delle vittime. (ultima stima presunta 30.000 ). Sei delle mie parti Rosa o sei venuta in visita?

il 28/01/2013 alle 17:10

sono venuta in visita con i miei figli, dopo aver visitato quei posti siamo rimasti in silenzio per molto tempo, con afetto Rosa

il 28/01/2013 alle 20:13

grazie, per me visitare le Foibe è stato una grande emozione, ciao Rosa

il 19/02/2013 alle 16:36

Una commemorazione in versi molto condivisi.

il 02/03/2013 alle 14:25

Grazie...e orribile cio che e avvenuto ciao Rosa

il 21/04/2013 alle 16:55

Bella

il 29/05/2013 alle 00:30

grazie cara , a presto Rosa

il 29/05/2013 alle 12:50

'…ancora non è contenta di sangue la belva umana' canta Guccini nella sua dolentissima 'Auschwitz' Il pianto dovrebbe essere continuo per i pogrom, la 'soluzione finale', i gulag, gli stalag, i Konzentrationslager, per gli Armeni portati lungo strade di morte dai Turchi, per l'autodifesa (sic) israeliana, per i massacri fra Hutu e Tutsi in Ruanda, per la Siria, teatro di 'prove di guerra', per i Curdi che si battono senza terra e via e via nell'infinita storia della follia del corpo sociale umano. Nulla giustifica le Foibe, nulla giustifica la cancrena dei cervelli malati di potere. Il pianto dovrebbe essere perenne.

il 16/04/2018 alle 22:52

grazie per il tuo commento...ciaoooo

il 18/04/2018 alle 16:57