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Pubblicata il 24/01/2013
Lo devo a te questo mio essere vitale
pronto al sorriso ed alla comprensione
forte d’una perenne ansia di sapere
duro nel combattere il destino
aperto al vento lieve delle gioie
disposto ad affrontare i gorghi del dolore.

Lo devo a te che mi hai dato un libro
dote per farmi aprire al mondo
per essere della conoscenza al centro
per far della mia mente un lucernaio
pronto a catturare le luci della notte
e farne il lume per le giornate buie.

Lo devo a te se ho conosciuto amore
quello che ha sapore d’essere universo
vestito di gesti e frasi senza inganno
e agli occhi da il pieno d’esistenza
quell’amore che sa vedere il fondo
della certezza d’essere un compagno.

Lo devo a te il mio essere vitale
che della morte non hai avuto gelo
guardando del suo arrivare il tempo
con la fierezza di chi sa d’essere vivo.
Lo devo a te se sono stato in grado
di rendere l’amore che hai saputo dare.
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una dedica meravigliosa ad una madre che ha saputo fare di te un Uomo

il 25/01/2013 alle 12:10

Alle volte ci si guarda allo specchio per cercare nel bianco dei capelli e nei segni lasciati sotto gli occhi dalle notti insonni, se possiamo essere state madri oltre l'atto di mettere al mondo. Buone madri, madri scarse, madri improvvisate, madri e basta. Fra tutte le parole di questi versi ammiro, e forse avrei voluto essere quella madre per riceverle, " mi hai dato un libro, dote per farmi aprire al mondo". Bontà sua Grisby e tua che ne hai compreso l'importanza immensa.

il 03/07/2018 alle 02:32