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Pubblicata il 26/09/2012
cera di candela
baluginante nel buio
come goccia di sangue
che si estingue nel silenzio...

tic...tic...tic...

voce del silenzio
spriti affini e menti lontane
nello spazio di un sussurro
come gioco del fato
che da finestre lontane
mostra
ciò che in realtà è vicino.

gocca dopo goccia,
secondo dopo secondo
vita nella vita
cuore nel slenzio...

tic...tic...tic....

perchè mai del mare
sono la figlia?
per che strada dell'Aria
l'amante?

i miei capelli
fatti di vento e riguada
le mie mani
diafane e inconsistenti come acqua
nella memoria sopita
bagliori di fuoco e terra
che si perdono i sentieri avvolti nel silenzio.....

tic....tic....tic

senza fine
senza inizio
lungi davanti
corre l'orizzonte
infinito suono di passi
che si perdono nell'eco del passato
mentre corro su prati
che non esistono
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Le opportunità di leggerti mia cara amica sono poche...ma qulle volte che avviene è il raggiungimento di un'estasi...
questa poesia è bellissima...dall'incedere del tic, tic, tic, che penetra nella mente e continua a battere per tutta la composizione.

La prima strofa è bellissima, mi ricorda le immagini di un non so che di primordiale...
dall'ombra alla prima luce, fioca e poi una lacrima di cera...tramutata nella goccia del sangue in cui si potrebbe riscontrare l'ambivalenza, dolore/vita...mi concentrerò sulla vita...

ci sarebbe tanto altro da dire...sulla voce del silenzio, i sentieri avvoltoi...
ma corro subito alla fine che pare la proiezione in un sogno o in una dimensione astrale...
mitica...e di più...
ciao elaine,
ti abbraccio ^^
Andrea.

il 27/09/2012 alle 00:02

Poesia ricca di emozioni. Brava!

il 15/12/2013 alle 14:32

grazie

il 26/01/2014 alle 11:35

Emozionante e molto intensa. Brava

il 18/09/2014 alle 12:57