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Pubblicata il 09/09/2012
Non colgo sguardo in ogni volto
passante in strade di voci.
Vetrine di luce abbagliano al rombo che fugge
e trema il momento in attesa
d’un verde accendersi.

Fermo a lampione spento scruto anime
in cerca d’una vita che non miri l’illusione;
ma nessun occhio s’accosta a questo marciapiede
e scansando il tempo scompare
nella cecità borbottante della folla in piazza.

A.G
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sui marciapiedi si diventa un "tale"
ti abbraccio
ninomario

il 09/09/2012 alle 09:44

...Vai un po' a vedere
il tramonto scozzese,
quello coi capezzoli blu....
Così il lampione spento si
accenderà improvvisamente...

Un caro saluto,

rom.

il 09/09/2012 alle 10:43

Ciao Andrea,è straordinaria questa tua considerazione,ma l'illusione fa parte della vita quotidiana,per questo nessuno da importanza ad una luce accendersi.Questa poesia la potevi scrivere solo tu che non miri a illusioni.
Sei una straordinaria persona che merita ogni bene.Un caro saluto Aldo.

il 09/09/2012 alle 13:26

avolte neppure quello...
ricambio l'abbraccio,
un caro saluto,
Andrea.

il 09/09/2012 alle 15:12

hai avuto ragione...
così intensa la corrente che si è fulminato...
un caro saluto a te romeo,
Andrea.

il 09/09/2012 alle 15:14

ti ringrazio delle belle parole Aldo,
un carissimo saluto amico mio,
Andrea.

il 09/09/2012 alle 15:15

siamo tante falene attirate dal luccichio delle luci.........senza considerare che la vita vera spesso è a luci spente, non ha bisogno di reclame, di apparenze......
l'ho molto sentita.......proprio bella!
ti abbraccio
eos

il 09/09/2012 alle 15:21

e allora mi chiedo, quali son le vere luci?
grazie del tuo gradito commento,
un dolce saluto eos cara
Andrea.

il 10/09/2012 alle 01:00