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Pubblicata il 26/03/2012
L'inerzia del pensiero
che scorre lento e dociastro
come miele gocciolante
ricoperto di mosche che ronzano malate.

Il sole di mezzanotte riluce nel nero del cosmo
pallido sole di eterea consistenza e spirito arcano
come una stella morente di un mondo antico
che alla fine della sua vita, si guarda morire.

Fulgidi ricordi ammantati di brina
vaporosi pensieri di sentieri celati
ttra le colline e i boschi innevati
che raffreddano lo spirito inquieto
mentre fugaci ombre nere scivolano
tra aghi di pino appassiti ululando alla luna.

Strani sospiri che emergono
dalle spire di cuori pietrificati
che spendono lacrime cristalline
ammirando il surrealismo di un quadro
dalle finestre scheggiate
di una cucina polverosa.

Troppo forte questa luce fredda
per occhi troppo stanchi per aprirsi nuovamente.
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ti ringrazio :-) anche l'acqua sorgiva in fondo anela il calore.

il 26/03/2012 alle 13:22

Non farti prendere dai ricordi,la luna crea solo ombre.La luce fredda da fastidio agli occhi?
sostituiscila con una luce calda.B.notte:eclisse.

il 27/03/2012 alle 00:22

ti ringrazio per le belle parole.

il 27/03/2012 alle 11:40

una staticità petrosa, ricercata e ben modulata nelle tue immagini, rende molto struggentela tua poesia.
Un abbraccio
Axel

il 27/03/2012 alle 16:01

ti ringrazio. sì statico movimento. pesante leggerezza

il 27/03/2012 alle 16:57

Quel pensiero è tuttaltro che inerte .. fulgidi ricordi, spirito inquieto .. lo sento piuttosto costretto .. immagina tante matite colorate e incomincia a colorare .. di giallo il sole di mezzanotte .. di rosso il cuore pietrificato .. di azzurro gli occhi stanchi e aperti alla luce calda ..
così lo vedo quel pensiero inerte .. ma poi mi posso sbagliare .. tu lo sai meglio di me ..
dolce notte
atechesei

il 27/03/2012 alle 21:46

su riappropriati di te stessa e cambia la chiusa , un salutone

il 24/01/2014 alle 12:38