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Pubblicata il 10/01/2012
Sembrava ieri
l'arrivare del Natale.
La gicosità d'un riso.
La felicità d'un viso.
L'intrepido calore d'un amore.
La neve con il suo candore.

Ma il tempo è corso
come un fiume al mare del nulla,
trascinado con sè
quei lucidi sassi di allegria.

Un albero giace là,
spoglio di luci e colori,
nudo di foglie,
privo di vita.

Sembrava ieri
l'arrivare della gioia.
Un muto vuoto nell'aria.
Un cupo gioco nell'aia.
La freddezza d'uno sguardo stanco.
Il silenzio d'un crudele velo bianco.
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il tempo passa ma mai invano
ti abbraccio
ninomario

il 10/01/2012 alle 12:29

Vero, grazie del conforto
affetto,
Andrea.

il 11/01/2012 alle 14:30

bella :-)

il 17/09/2013 alle 08:47

questa dolce e nostalgica tua mi conferma in una cosa: l'infanzia, a te pur così vicina per i tuoi giovanissimi anni, comincia a essere rimpianta appena fa capolino l'età della ragione, che disintegra la capacità di sognare, di fantasticare, di vedere oltre il reale il mondo magico del cuore. Proprio bella Andrea! ti abbraccio eos

il 17/09/2013 alle 10:45

grazie cangio^^

il 17/09/2013 alle 23:29

è una cosa cominciata molto presto...in realtà più che un rimpianto è una nostalgia per qualcosa che non c'è stato, o meglio, poteva delinearsi in modo migliore...grazie delle tue care e attente parole cara eos, ti abbraccio, andrea^^

il 17/09/2013 alle 23:31