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Pubblicata il 22/09/2011
Vecchia quercia:
supina al sole te ne stai,
ha rendere frescura
a chi ti cerca.

Scricchiolano gli innumerevoli rami tuoi,
che sospinti dal vento,
di tanto in tanto dei ramoscelli rompe
e appoggiandoli quà e là,a terra poi finiscono.

Però!..tù sei forte,bella,immensa:
e frasi d'more,
fai scolpire sulla tua corteccia,
a tanti innamorati.

Poi:l'autunno sospinto dalla tramontana,
incapriccia il sole frà le nuvole
e il tuo corpo freddo,lascia cadere
lentamente le foglie a terra.

passerà anche questo inverno,
trà fulmini e tuoni,con la pioggia e con la neve,
e quando primavera verrà,
ancora utile sarai:per chi ti cercherà.

21-09-2011 eclisse.
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Molto intensi questi versi che esaltano l'avvicendarsi delle stagioni......e ad ogni stasi si sussegue un nuovo risveglio.

il 22/09/2011 alle 16:55

grazie selvaggia,sono contento che la poesia
è stata di tuo gradimento.
Sai!..sulla corteccia di quella quercia,c'è scritto anche il mio nome: eclisse.

il 22/09/2011 alle 20:03