il tuo affetto è indubbiamente degno del massimo rispetto, come pure la sofferenza del tuo amico, ma francamente non condivido questo tuo senso di rabbioso disprezzo nei confronti della Poesia e di chi ne scrive, nei termini che più sente appartenergli.
Forse dovresti fermare un attimo il tuo pensiero che tu, come me e ognuno di noi, non sa assolutamente nulla di quale e quanta sofferenza, può esserci dietro questi graffi neri, buttati su questo schermo.
Purtroppo non credo da molto tempo nel valore della preghiera, ma spero che per il tuo amico vada tutto bene.
Un saluto, Jaciara
sai... il mio noi..è per non dire' io'....sai..quella storia che siamo Uno..o forse è un plurale mayestatic...mi riferivo a me al mio dolore al mio essere in gabbia, scalcitante con la vita che mi lega le mani. quindi dicevo velocemente noi..ma scrivo a raptus ..intendevo io..o forse volevo fare un noi di fratellanza che pur se immersi nel dolore, siamo dietro a scrivanie e non in un letto nelle mani di chiunque , che sta per aprirti, ancora per aggiustarti il cuore...punto debole del segno del leone. pensa questo mio amco , la prima volta reagendo ad un amico-socio in affari..che gli ha fregato tutto ..miliardi ..:_(.... si è fatto scoppiare il cuore....dal dolore, senz ascene odio, parole,..solo gli è scoppiato il cuore....quella volta lo hanno salvato con un elicottero....10 anni dopo..è da riaggiustare..ancora tagliato..segando le costole..squartato come un animale...e lui ha la voce pacata..di quello che si zavorra..a chi sa chè.....neanche io credo nella preghiera... ma fosse che le parole bene-auguranti servano..che ne so..
ho letto le tue belle cose e la tua bravura.
grazie x aver letto.