In questi versi c’è una costanza emotiva che avvolge tutto con i suoi rampicanti; né sole e acqua li disgrega anzi, chi scrive li assimila ed è sempre più al centro della sua creatività, che scorre impetuosa come la sua poesia.
Comprendo che la stoltezza degli uomini è innata.
Cercano di ottenere ciò che lo stesso Dio non è riuscito e provocano solo il peggio,invece di ottimizzare quello che abbiamo cercano di essere al di sopra,al di là della vita stessa,non capendo che noi siamo niente di fronte alla bellezza di questo universo e che quello che vale è solo il senso della vita e non ricerca continua,spasmodica di essere al centro di tutto.
Molto bella,quasi un grido,un senso di rifiuto allo scempio che ci sta distruggendo.
bentornata jaciara! mancavi...un ritorno con un capolavoro..una denuncia che grida..brava. un saluto, ninetta.
che dire ... leggerti è spesso sorprendente, oggi anche più di altre volte.
ciao
Dck
Riflessione amara.
Ma forse uno spiraglio di luce e speranza si trova nella frase: "cerco l'essenza dell'uomo".
Che impresa ardua! Ne vale la pena?
Bella poesia, ti fai sempre notare. :-)
Buona giornata.
Alessia
Alessia, quello che si fa notare è il dolore che a volte urla oltre e alla faccia delle convenzioni.
l'essenza dell'uomo è l'unica cosa che vale la pena cercare..il resto robaccia posticcia.
felice sabato se ti viene :-)