Il tuo cuore...mesto animo in pena,
vive anelando la pace, aspettando la guerra in scena
su prati setosi e odorosi potrebbe andare,
eppure su selciati spinosi lui brama deviare
da azzurri cieli e albe porporine
potrebbe farsi cullare
ma da plumbei tramonti e notti opprimenti
desidera farsi ammaliare
colare vermiglio sangue dalle sue ferite vuole sentire,
che nessun unguento potra’ mai lenire
con ali di farfalla in sogni da fiaba potrebbe librare,
mentre giu’ in torbide paludi ed inferi impuri si va a rintanare...
povero cuore errante, che dal tuo corpo vorrebbe fuggire,
racchiuso in una teca umana deve patire
stretto in un pugno fino a soffrire...
tanto amo’... ma non lo volle mai dire.