Le mie parole sono variopinte
anatre mandarine aironi cinerini
talune - ali di porpora – si levano
sopra specchi salmastri di pensieri
e trascorrono a stormi
lungo messi ondeggianti - emozioni
coltivate in silenzio - per svanire
là dove l’ orizzonte si fa segno
d’ impercettibile sprofondamento
nell’ oscuro splendore d’ infinito
e più non sono.
Ma riporta il grido
dell’ eco le perdute risonanze
- stratagemmi imprevisti -
al quieto volo
fenicotteri rosa nel tramonto.
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