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Pubblicata il 13/10/2010
Ti ho aspettato sai
tutto il pomeriggio
conservando per te
le onde più gioiose.

"La spiaggia non dovrebbe
aver pareti che mi negano
i riccioli mutanti del mare.

Raggomitolata nel fango
non capisco in che mondo
siano finiti i miei domani.

Sento freddo e non tremo.
Ho solo un nodo alla gola
E lievito leggera nel cielo."

E’ in lacrime il vento
che giunge sgomento.
Mi reca delle tenebre
la parte più scabrosa…

…e diviene di rabbia la mia schiuma.

SabyGRIZZLY 2010
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Bella

il 13/10/2010 alle 08:00

Anche la natura può piangere per ciò che l'uomo è capace di fare......Molto bella .
Amichevole ciao....GABRIELA.

il 13/10/2010 alle 10:17

Grazie Quiara
Un abbraccio
Cesare

il 13/10/2010 alle 10:31

Sì, ho voluto dare parola al mare e tu lo hai sottolineato con grande sensibilità.
Un caro saluto
Cesare

il 13/10/2010 alle 10:33

la terza e la quarta strofa in particolare bellissime..

il 13/10/2010 alle 14:07

Grazie re Artù
Un grrrrrande ciao ringraziandoti
Cesare

il 13/10/2010 alle 17:50

Povera Sarah,
un destino crudele..
Neppure noi capiamo
in che mondo viviamo!..
Ciao!

il 14/10/2010 alle 07:47

In un mondo perverso purtroppo.
Un grrrrrrrrande abbraccio
Cesare

il 14/10/2010 alle 11:10

Grazie Fabio per la visita e per le tue parole.
La vergogna lasciamola nelle cose più scabrose.
Un abbraccio
CesarOrso

il 01/11/2010 alle 16:02