PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/05/2010
non volendo non patendo
non cercando più amici
io che non ne ho cercati mai
neppure quand'ero nelle fiamme
potrei saprei e più tardi soffocherei
ma girata da troppe stagioni è la boa
dell'amarezza e allora provo a sorriderne
del temporale che ha tuonato vicino
provo a inventarmi altri margini di vita
pezzi di verde inglese, icone
che non mi deludano mai:
il mio peluche è un uomo di carta
divide tutti i tormenti i commenti
per vivere le sue storie io mi dannerei
e lui per me, siamo la stessa cortesia
quando lo porto a spasso ha il mio passo
lo pettino l'abbraccio, la sua voce gaelica
m'appartiene e a sera so che il destino
ha fatto il suo dovere e io il mio di madre
amante figlia biografa e sorella.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (2 voti)

"provo a inventarmi altri margini di vita
pezzi di verde inglese, icone
che non mi deludano mai:
il mio peluche è un uomo di carta"... e già questo mi basterebbe, della tua creatività... ma prosegui e crei nuove dimensioni suggestive, fino la tocco avvincente della chiusa.
Che dire? Null'altro, se non bellissima e compliments!
Ax

il 31/05/2010 alle 08:20

Nei tuoi silenzi, riemergono ricordi, pensieri, emozioni. E le tue parole, sono la gioia dei nostri occhi! Un bacio, Fabio.

il 31/05/2010 alle 10:03

Vernon è il tuo uomo di carta, il personaggio che incarna buona parte della tua anima, sfaccettata come un brillante. Mi chiedo quale grande delusione ha mandato quella faccia della tua anima "nel centro di rieducazione" ,dopo di che hai "girato la boa" e ti sei creata questo "affollato mondo" col quale dai voce alle tue tante anime, a quella geometria perfetta che assegna ad ognuna il proprio spazio vitale.E coccolando Vernon coccoli quella parte di te ancora sofferente per le fiamme che hanno rischiato di divorarla.
E' una "confessione" toccante questa tua, la prima che leggo che non crea artifici metaforici e per me è un'apertura verso noi che ti leggiamo.
Io non ti deluderò rich, perchè ti voglio bene e ho una grandissima stima di te.
baci eos

il 31/05/2010 alle 10:52

non era una poesia per aprirmi agli altri, con tutto che apprezzo in generale i poetic, era per me, considero PH una palestra... per scrivere altrove, per impegnarmi sempre... Vernon è l'ultimo non ultimo dei personaggi tormentati nati all'epoca del liceo, che avevo anche disegnato a fumetti, adesso che ho imparato a memoria le mie necessità posso renderlo "pubblico" questo viaggio senza sentirmi un'idiota. Vern diventerà un quadro. Il mondo brucia vivi i timidi e i sognatori, ecco perchè ho scritto di chi senza tradirmi mai dorme accanto a me ogni notte, con riconoscenza alla mia cara Eos Rich

il 31/05/2010 alle 11:44

Axolutamente generoso, il peluche sorride beato.

il 31/05/2010 alle 11:45

mi fa piacere, grazie davvero, anche del calore, Rich

il 31/05/2010 alle 11:47

e io a questo mi riferivo con quel "confessione" virgolettato.: "rendere pubblico questo viaggio senza sentirmi un'idiota".
e condividere qualcosa ora che ne hai preso le distanze emotive.
Vernon diventerà un quadro nel senso di quadro dipinto?
baci eos

il 31/05/2010 alle 12:09

Una spiegazione del perchè della nascita dei tuoi personaggi/giocattoli/bambole/ e tu madre
amante figlia biografa e sorella...
Ti confesso che ho una grandissima curiosità. Immaginare come era la piccola rich e cosa faceva...

il 31/05/2010 alle 12:25

già,già, sto ruminando...

il 31/05/2010 alle 13:07

a 8 anni poesie sul tavolo da cucina, scrivevo di notte mi trovava mia madre al mattino ma durò poco per via della scuola, a 16 racconti(mia nonna ne lesse uno di nascosto e siccome era d'amore m'incavolai come una iena perchè mi vergognavo), all'università una lunga collaborazione con una rivista di fumetti che poi fallì per mancanza di sponsor... visivo e scritto sono sempre stati insieme, e sempre lo saranno, tu che tipo eri?

il 31/05/2010 alle 13:14

tu sei tra quelli ai quali direi: resta.

il 31/05/2010 alle 13:15

Beh si spiega allora la tua bravura qui se già da piccola scrivevi e scrivevi e scrivevi.
Io ero molto ... contemplativo. Da piccolissimo osservavo ore ed ore le formiche, i ragni che tessevano la tela, al mare i pesciolini, granchietti e quant'altro. Contemporaneamente ero molto creativo. Nell'infanzia con i giochi, poi sempre a costruire qualcosa, spesso inventando anche.
Piccolo esempio: a 5 anni (non è una bugia! proprio 5 anni avevo) scoprii che, mettendo nella stessa stanza la radio "grande", quella enorme, quella tipo cassone 80 x80, e quella piccolina, sintonizzate sulla stessa stazione, dosando opportunamente i volumi... si sentivano i violini da una parte e le note basse dall'altra... a quell'epoca non esisteva neppure la parola STEREO ed io chiamavo quel suono SPAZIALE... Da lì feci 2 casse acustiche con 2 altoparlanti diversi, una enorme ed una piccola da applicare alla radio di casa, con resistenze e condensatori per deviare opportunamente il suono.
Oltre che dalle cose elettroniche ero attratto anche da ... ehi ma ora mi fai venire in mente tante di quelle cose... aha ah davvero anche divertenti che ti manderò una e-mail senza dilungarmi qui.
Dulcis in fundo ero timidissimo e sempre alla ricerca dell'amore vero...

il 31/05/2010 alle 17:06

una poesia molto bella, un guardar se stessi con un occhio innamorato ed un altro disincantato, con una direi eroica accettazione del proprio destino

il 31/05/2010 alle 21:26

non sono un'alleata, allora come fa ad essere molto bella?

il 31/05/2010 alle 23:04

Poesia intimistica, dove i silenzi, sono gonfi di amarezze e delusioni,
ma c'è questa voglia di provare
a inventarsi altri margini di vita
pezzi di verde inglese, icone
che non deludano mai...
Caro Rich, credo che in questo P:H. hai trovato
dei veri amici.
Io sono una di questi.
Un abbraccio.
Dora

il 01/06/2010 alle 18:57

wow dora ti ringrazio di cuore, un gran bene per tutto da antonella

il 01/06/2010 alle 19:19

è bella perchè è bella, perchè io rispetto( o cerco di farlo) le scelte degli altri

il 02/06/2010 alle 11:58