Aria di...

C'é aria di primavera
sugli alberi in fiore,
sull'erba neonata
piccole gocce di brina sorridono
ad un sole tornato da molto lontano.

Un bambino gioca a nascondino con il vento
e corre ridendo tra gli alberi
mentre le foglie gli sussurrano nuovi luoghi,
introvabili,
luoghi che solo i suoi occhi sanno vedere,
fuori da questo tempo,
fuori da questo spazio.
Ed é il vento a farle parlare
affinché un bimbo vinca il suo gioco,
lui corre ed il vento con lui,
gli scompiglia i capelli, curva i fiori più deboli,
fa tremare i più forti.

La brezza sfiora le foglie e loro mormorano
nenie di antiche e bellissime dame della luce,
occhi celesti lentamente si aprono rispondendo al canto,
i misteriosi volti delle sorelle della primavera sorridono.
Pelle di smeraldo,
occhi di cielo,
agili si muovono tra gli alberi,
veloci scompaiono nelle ombre
e sinuose riappaiono tra i rami.
Oro irrompe allora tra le fronde
e disegna scherzi sul terreno,
brilla un istante tra i capelli di un bambino
e scappa a colorare i suoi schizzi di aurora.

Un bambino vede una dama colore dell'ambra
danzare nel crepuscolo, interrompe il suo gioco,
il vento si placa e la dama lo conduce per mano verso l'orizzonte.
Il cielo si tinge di viola, poi di nero,
le stelle si accendono per mostrare ai viaggiatori dispersi
le porte verso un altro universo di poesia.

Questa sera un bambino apre la porta di casa,
ha sorriso alla primavera,
ha giocato col vento,
ha camminato per mano con una dama dalla dolcezza infinita,
partorita dai raggi di luna,
pallida come le stelle di questa sera, magica come loro.

Questa sera un bambino tornerà a casa,
racconterà di avere giocato a nascondino con un vecchio amico,
di essere stato accompagnato dolcemente verso casa da sua sorella;
lui sa che gli adulti non sono mai abbastanza bambini
per vedere certe cose.
Porterà però con se' aria di felicità,
odore di fiori di Tiglio e Malva,
sapore di luce e purezza,
non sarà mai solo perché il mondo é la sua casa
e la volta celeste la sua protezione.