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Pubblicata il 14/04/2010
Bellissima e scalza
il capo adorno di
ortiche e ranuncoli,
leggiadra t’han vista,
cantavi, l’antica nenia
che tua madre intonava,
quando tra le sue braccia
solevi addormentarti.
Quel ramo s’è spezzato,
caduta sei nelle gelide acque,
d’un sonno profondo, Ophelia.
Ricordi i miei versi
densi di dolcezza e profumo,
furono poca cosa,
quando poi aggiunsi:
“Non ti ho mai amata”.
Con che crudeltà mossi quelle parole,
mio non amore,
forse la mia indifferenza
fu causa della tua follia.
Ogni tramonto mi ricorda
come ti chiamavo,
e ora sto qui, a ricordarti.
Non amore mio.
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tristissima la sorte di Ofelia ma ancora più triste, credo quella di Amleto.Lei muore incosciente e ritorna in un certo senso nel grembo materno.Immagino però il tormento di Amleto, causa indiretta della morte della donna amata!Povero Amleto costretto a vivere!
A "ricordare del tempo felice nella povertà".
La morte non è il peggiore dei mali! Questo mi ha fatto pensare la tua bellissima poesia.
un abbraccio eoskarma

il 14/04/2010 alle 13:26

classica e piacente con quel ramo spezzato e la paura qui resa ancor più ipocrita del povero Amleto, i non amori fanno molto bene ai proprietari e uccidono gli oggetti del desiderio, triste verità fino ai giorni nostri, un caro saluto rich

il 14/04/2010 alle 14:47

Molto belli i tuoi versi. Hai rivisitato un pò la tragedia di Ofelia e Amleto e ne hai fatta una composizione tua personale di piacevolissima lettura.
Come vedo sei poliedrico, bravo Fabio.
Un abbraccio,
helan

il 14/04/2010 alle 15:37

quel "non Amore mio" titolo e finale mi ha sconvolta...

il 14/04/2010 alle 15:57

Il peggiore dei mali è la solitudine. Una persona può anche essere disturbata, ma se ha attorno a sé affetto e attenzione è una persona felice. Ofelia muore folle e inconsapevole, Amleto, invece, continua tristemente a vivere. Un abbraccio, Fabio.

il 14/04/2010 alle 16:05

Sono felice per il tuo buonuore. In fondo, non posso prevedere le reazioni di coloro che mi seguono. Un abbraccio simpatico. Fabio.

il 14/04/2010 alle 16:07

Acuto e intelligente il tuo commento. Un bacissimo! Fabio.

il 14/04/2010 alle 16:08

Nella vita sono tondeggiante, sulla scrittura sono poliedrico. Alla fine le cose si compensano. Con affettuosa ironia. Fabio.

il 14/04/2010 alle 16:09

A me sconvolse la storia di Amleto e Ofelia. Ciascuno ha la sensibilità propria. Un bacio, Fabio.

il 14/04/2010 alle 16:11

ecco, questo è il risutato di quando incosciamente
si fa del male a qualcuno,credo fermamente ai rimorsi di coscienza.mi dispiace a dirtelo caro Fabio.
tanti cari saluti.
Maarygiò

il 15/04/2010 alle 18:41

Probabilmente tu fai riferimento a tutto il male che ti ho fatto! Ironicamente ti faccio mille scuse. Bacissimi e abbraccissimi tutti per te! Fabio.

il 15/04/2010 alle 21:08