tristissima la sorte di Ofelia ma ancora più triste, credo quella di Amleto.Lei muore incosciente e ritorna in un certo senso nel grembo materno.Immagino però il tormento di Amleto, causa indiretta della morte della donna amata!Povero Amleto costretto a vivere!
A "ricordare del tempo felice nella povertà".
La morte non è il peggiore dei mali! Questo mi ha fatto pensare la tua bellissima poesia.
un abbraccio eoskarma
classica e piacente con quel ramo spezzato e la paura qui resa ancor più ipocrita del povero Amleto, i non amori fanno molto bene ai proprietari e uccidono gli oggetti del desiderio, triste verità fino ai giorni nostri, un caro saluto rich
Molto belli i tuoi versi. Hai rivisitato un pò la tragedia di Ofelia e Amleto e ne hai fatta una composizione tua personale di piacevolissima lettura.
Come vedo sei poliedrico, bravo Fabio.
Un abbraccio,
helan
Il peggiore dei mali è la solitudine. Una persona può anche essere disturbata, ma se ha attorno a sé affetto e attenzione è una persona felice. Ofelia muore folle e inconsapevole, Amleto, invece, continua tristemente a vivere. Un abbraccio, Fabio.
Sono felice per il tuo buonuore. In fondo, non posso prevedere le reazioni di coloro che mi seguono. Un abbraccio simpatico. Fabio.
Nella vita sono tondeggiante, sulla scrittura sono poliedrico. Alla fine le cose si compensano. Con affettuosa ironia. Fabio.
A me sconvolse la storia di Amleto e Ofelia. Ciascuno ha la sensibilità propria. Un bacio, Fabio.
ecco, questo è il risutato di quando incosciamente
si fa del male a qualcuno,credo fermamente ai rimorsi di coscienza.mi dispiace a dirtelo caro Fabio.
tanti cari saluti.
Maarygiò
Probabilmente tu fai riferimento a tutto il male che ti ho fatto! Ironicamente ti faccio mille scuse. Bacissimi e abbraccissimi tutti per te! Fabio.