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Pubblicata il 31/03/2010
Galline azzurre
attraversarono, chiassose,
una strada viola
in un lungo sogno d’oro.
Auto rosse volanti
a volo radente
su verdi prati correvano
in un luminoso sogno di mezzogiorno.
Teste calve senza occhi
corrugavano le fronti spaziose
terrorizzando
un vorticoso sogno tonante
come un temporale serale.
Ora vivo in un incubo
dove non si agitano mostri,
non compaiono cose strane,
ma solo ondeggiano normalissime,
razionali, infinte
idee di morte
come nastri di velluto verde salvia.
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originale, molto visiva e tattile, quasi nel buio del sogno ripetuto perciò impossibile da scordare i sensi diventassero altro, elettricità.

il 31/03/2010 alle 17:16
Jul

Mi è piaciuta. , una visione pittorica di grande impatto!
Ciao,
Jul

il 31/03/2010 alle 18:19

Mi è molto piaciuto l'acccostamento tra sogni di infante popolati di figure bizzarre, mostri.... che però niente sono in confronto ai mostri della realtà, vero incubo.
Complimenti, Rita

il 31/03/2010 alle 21:41

Ti ringrazio del tuo commento : sia gli uni che gli altri rivelano noi stessi a noi stessi.
Ciao
Gilella

il 01/04/2010 alle 08:31

è raggelante la parte finale, quasi a preferire i mostri( che vengono comunque dall'anima), a questa realtà.....

il 01/04/2010 alle 09:20

Hai colto perfettamente lo spirito del finale.
Ciao
Gilella

il 02/04/2010 alle 08:29