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Pubblicata il 31/01/2010
Dopo il peregrinar nel giorno folle,
è bello goder qui, la fresca sera,
tra questi arbusti del mio caro colle,
dalla pioggia autunnal bagnato e molle.
E lieve passa il treno sui binari,
tutto pien di graffiti colorati,
riempion essi l'aria d'allegria,
e con lei tu arridi anima mia.
Il buio si depone sulla terra,
declina ogni chiarore,
e in un istante passa, con splendore,
mentre tu ti incammini, nel sentiero,
tra gli alberi contorti ed il pensiero,
di trovar la fonte fresca e pura
che della selva toglie ogni paura.
L' ultimo raggio ti saluta ormai,
quando i biondi capelli
si bagnan nella fonte a cui tu bevi,
e ti addormenti.
Verrò poi all' alba, nel roseo mattino,
a scorgerti posata sulla roccia,
e poi ti bacerò, come una goccia,
che cade sopra il marmo della fonte.
E le tue labbra fredde, piano piano,
tepore acquisteranno, e la tua mano,
già passerà sui crespi miei capelli,
e infine si apriranno, i tuoi occhi belli.
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