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Utente eliminato
Pubblicata il 09/02/2001
UN PIU’ VASTO ORIZZONTE



Cielo grigio dipinto dalla mia tristezza…

Vivo l’angoscia di chi non ha certezza.

Ricerco ancora un più vasto orizzonte

entro cui convogliare tutto me stesso.

Il sublime non riesce a sottrarmi l’effimero;

l’effimero non riesce a placarmi il sublime…

Mentre l’uno vivo, l’altro m’incalza:

vivo l’angoscia di chi non ha certezza.

Perché gratuita sorpresa non volge suo sguardo

per ridarmi un’armonia che tutto comprenda?

Devo presto trovare il più vasto orizzonte

entro il quale assorbire la mia esistenza.

f.gheza
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