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Pubblicata il 01/12/2009
Tristezza di cose perdute

di voci, di grida, d’amore

è struggente la pena che sento

come una lama mi trafigge il cuore.

Addio nidiata di bimbi!

è tanto quel che mi rimane di voi

siete riusciti a far sparire il dolore

per sempre compagno di vita.

Sorridevo felice all’innocenza

di nascosto, nel silenzio, tra le ombre

in segreto e in perfetta armonia

entravate uno dopo l’altro in me.

M’illudo di avervi vicino

vedo i vostri corpi e li tocco, li sento

immagino che siate con me

nel pensiero più dolce ch’esista.

Ripiomba di colpo ogni cosa

in grembo all’eterno destino

i vostri visi risplendono come dolci memorie

e poi muoiono con un tremulo brillio.
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