PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/11/2009
si accendano i riflettori
sulla nostra caduta

sotto un cielo commosso
franiamo in silenzio
e gli occhi si chiudono
come ombre al tramonto

io esisto in te come
un racconto sbiadito e
a bassissimo volume

un tiepido nulla
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in un mondo perfetto (e noi ci meritiamo solo quello) come prima cosa abolirei la pioggia e la distanza. temo che in quel mondo perfetto non ci sarebbe spazio neanche per le poesie, almeno quelle tristi.

il 16/11/2009 alle 14:23

La pioggia irrora le zolle. La distanza nutre l'ideazione creativa.
Le medaglie hanno sempre due facce. O quasi sempre...
Io sono costruttivista: il mondo è un prodotto delle nostre menti.

Quindi...
...che mondo desideri?



il 16/11/2009 alle 19:10

la tarditudine è un vizio ormai!
grazie Mantoruccio! sì, detesto la punteggiatura... spero non sia grave...
baci a te!

il 17/11/2009 alle 00:13

Almeno il titolo, va...!
Meglio di niente!

il 17/11/2009 alle 20:53

Non è nel titolo la trama... ma nel nesso da intendere x trarne il giusto profitto .brava!annarella con simpatia.

il 18/11/2009 alle 14:43

Grazie, Drago.

Elena

il 18/11/2009 alle 23:42

Grazie!!!
Un abbraccio
Elena

il 18/11/2009 alle 23:43

Non mi piace, semplicemente.

il 20/11/2009 alle 09:51

Interessante. E perché?

il 20/11/2009 alle 11:57

Come la scia di un aeroplano che scompare all'orizzonte e si dilegua nel cielo!!!
Bellissima Perla!!!

il 20/11/2009 alle 16:42