il fringuello vampiro
ama l’harem come l’emiro
specie la notte
e insiste a esistere dove le stelle battono oblique
(al-Kindi consiglierebbe uno spostamento al centro
dove meno intenso è lo spaesamento dei raggi)
e tutto questo solo per un motivo
la sula
(e l’hula hoop, forse)
e lo sbilanciamento dietetico
un collo di bottiglia antitetetico
al proprio vantaggio, perdente
dove non entrerebbero la cicogna e il cavolo
che però possono piacevolmente spostarsi a occidente
nel crocevia giudio-arabo della Sassoon House
tra i muezzin che levitano evocando l’Hizzuk Emunah
- tanto per perdere l’abitudine a credere
che le fedi non facciano sforzi per non essere fandonie vere
e tele ignee
disorientate rispetto alla qibla e in direzione obliqua
a Gerusalemme e a Charles Darwin nell’acquerello Richmond -.