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Pubblicata il 22/06/2009
Arriva Ventogrifo.
Spettina i capelli ai salici
straccia le nuvole
capovolta il mare.
Ne trae le cose
che il mare non vuole.
Svolazza furente
su cocci di conchiglie
e rami secchi.
Rabbioso s'allontana
impreca e batte
contro i vetri chiusi
e vuole entrare.
E' nella sua natura
d'essere malvento
altro non sa fare.
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Brava cicala , sara' contento il vento.
Hai scritto un bel canto, anzi una furiosa folata!

il 22/06/2009 alle 19:24

Da me non c'è Ventogrifo, ma la Bora. Il suo pregio è che fa il lavoro di mille spazzini...
Bellissimi versi, leggendoli mi sembra di essere un bambino che ascolata una favola...
Grazie
Fabio

il 17/09/2009 alle 10:48