PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/03/2009
Il dolce belar di pecore
in intervalli al pasteggiar primizie
richiama pastori disertori,
ormai burocrati obesi, ozianti negli uffici
tra spostamento d’aria di giornali sportivi
e aroma di caffè scroccati
-Spruzzi di starnuti,pause a ragli singhiozzanti d’asini
in sintonia di tambureggianti sfiati
che sventolano a bandiera la coda
a ricordare umani pari in merito al sapere
e dileguatosi nei meandri di burocrazia

-Nelle stalle i buoi si omaggiano
grattandosi le corna per tacitare ormoni
incendiati dal polline di puttanai
emersi dall’occulto
-Si vedono le prime locandine truccate
di cantanti al tramonto annuncianti al concerto
in qualche sperduto paese
ove per farsi riconoscere dalla proloco
esibiranno carte d’identità
-In infiniti colori esplode la natura
a coprire scempi di discariche
e sembra persino arte scorgere fiori rigogliosi
in vasi di copertoni,carcasse di lavatrici

-Nella gara dei veleni,chimici contadini
con tute e berretti sponsorizzati
a sterminare le prime erbacce e tutto ciò
non allineato con la parola lucro,
tronfi sui loro turbo-trattori come carrarmati
a combattere forme di vita resistenti
al progresso
-Arrugginite croci di antiche via crucis
monche o rese obligue dal tempo
mendicano ombre espiatorie
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Da:Sorrisi Pignorati
www.santhers.com
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il 19/09/2020 alle 07:42