PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/03/2009
L'acqua cadeva rumorosamente
immemore il cielo vomitava
le solite
quattro note stanche
e nulla sembrava del solito umore.

Ti ho guardato negli occhi
certo di trovare quell'insostenibile muro
il ghiaccio intriso al sangue delle
solite inenarrabili maldicenze al cianuro.

“non hai per caso un'aspirina?”
per togliermi questo dolore profondo
penetrato permeato incancrenito
dai disinganni di lunghi anni
nelle ceneri di questo presente
soffocante.

“sopra il mobile giallo in cucina”
e i tuoi occhi hanno parlato
di come basta nulla per essere normali
le armi di guerrieri atavici abbandonando
per un attimo di sorriso illuminando.

Chi vincerà il prossimo scontro?
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Sono ammirata, ma sei veramente un poeta NATO!!
Come puoi essermi sfuggito.Leggerò altre tue composizioni.Ciao.T:

il 16/04/2009 alle 23:19