PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/02/2009
più che pace direi oblio
dissenso dei sensi
non bene
sai mi succede
di essere confuso
eppure ora
così
drogato
mi sento al culmine
è lei
la bianca madre
che illude
ci protegge ed il giorno dopo
i trampoli si rompono
movimenti non assestati
e tremolii involontari
il peggio dell'essere perfetti
il mio corpo
è schiavo di sostanze aliene da me
cibo droga contatto
(contatto è sostanza)
io per essere io devo essere solo
il risultato
è l'impossibile.
ma essere esula dalle nostre possibilità
ogni nostra realizzazione è temporale, confinata
mi direte
tu conosci platone
tu esisti già da un'altra parte
ed invece
io sono qui ed ora
povero materialista
abbandonato da illusioni coriacee e stralunate
il mio stesso discorrere
limitato alla razza umana,

spedire i testi nello spazio e vocabolari in ogni lingua
e fare della nave un geroglifico
interpretabile da una nube gassosa
molecole significanti
dna comparati
non so
non m'intendo
il codice universale della vita
che traduca il greco antico
che sprofondi gli oceani nello spazio
che invada le nubi di terra
e le navi
aliene luci impalpabili
ci vengano a spiegare
chè noi uomini sappiamo solo pensare
sarebbe ora di farne a meno
dice vatsayana
"la cerva od il toro non bisognano di insegnamenti
per ottenere il piacere"
pare che l'uomo sia incapace di comprendere la propria causa prima
che è il soddisfare i sensi
che ci completano.
e su questo non ci piove.
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indubbiamente non ci piove, e nemmeno ci nevica, se è per questo. interessanti riflessioni poetiche. ma non esagerare col bicarbonato, fa male

il 26/02/2009 alle 06:00

hai ragione sul bicarbonato. ne sono consapevole. tranquillo posso farne a meno ed anzi lo faccio!!! ma "ognitanto" non fa più male di qualsiasi altra cosa.

il 26/02/2009 alle 17:14