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Pubblicata il 06/02/2009
Cera dolce di api
trabocca dalle tue orecchie,
l'intreccio delle funi all'albero maestro
solca di lividi di sale
la pelle brunita dal sole,
gli occhi si immergono
nella visione proibita.
Un canto muto
mescolato a lacrime incontrollate
sale dagli scogli di alghe
e invade il cielo di antichi enigmi.
La tua astuzie è vinta
dal silenzio delle sirene
sedotte dal tuo sorriso enigmatico
che sfida l'ignoto
e non trova fiati
alle domande inquiete.
Un suono senza note
chiude il cerchio dell'attesa,
un velo scende dall'Olimpo
e sigilla lo squarcio
dove ogni risposta tace.


Versi che mi sono stati ispirati dalla lettura del racconto di Kafka"Il silenzio delle sirene"
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non conosco quel racconto di Kafka, ma le immagini liriche che ti ha suscitato sono molto intense, mistero e seduzione indissolubilmente legati hanno creato un binomio di grande presa e spessore.
Un abbraccio
Axel

il 06/02/2009 alle 11:44

è un racconto interessante che rivisita in maniera del tutto "kafkiana" il mito di ulisse e delle sirene, da leggere!
grazie della tua attenzione
un abbraccio
lilli

il 06/02/2009 alle 12:36
ram

Dai corpo in modo
magnifico alla tua ispirazione.

Complimenti
Ciao Davide

il 06/02/2009 alle 13:48

Complimenti lilli...ottima poesia,
dai versi raffinati!
(anche se, te lo devo ammettere,
quella che la precede è di gran lunga più superba!)
Ad ogni modo, chissà, mi sono sempre chiesto,
dopo aver letto quel racconto,
se è poi proprio vero che Ulisse
fosse così astuto e geniale da fingere
di non sapere che le sirene cantassero
pur sapendo che le sirene non cantavano..
Anche e proprio qui ogni risposta tace
e l'enigma si dipinge di un nulla...solo di ignoto
Ma qual'è il colore dell'ignoto?
A rileggerti
Y

il 06/02/2009 alle 15:36

Hier ist der Kern! Qui è il nocciolo kafkiano.Che colore ha il silenzio? E quale silenzio? Quello del mondo ?Quello di Dio?per kafka non ci possono essere mai risposte, c' sempre un tu sulla finestra, verso il far delle sera che attende......
grazie del tuo commento
lilli

il 06/02/2009 alle 15:46

Una ispirazione e dei versi pregni di mistero... senza risposte.
Un saluto
helan

il 06/02/2009 alle 16:11

Sebbene il racconto in questione ha per titolo "Il silenzio delle sirene", la domanda, che poi io ti ho fatto, è che cruciale in tutta la sua lettareatura, non è che colore ha il silenzio, ma che colore ha l'ignoto. Il nocciolo del racconto è: Ulisse sapeva o non sapeva che le sirene non cantavano? E se lo sapeva, come faceva a saperlo? La mitologia ci restituisce in questo punto una questione fondamentale della letteratura kafkiana: che cosa è l'ignoto e il suo senso? La questione di fondo in Kafka, poi, non è neppure che "non ci possono essere mai risposte"...Sarebbe troppo superficiale, kafkianamente parlando. La questione, invece, è che non solo siamo inseguiti e iseguiamo il senso, ma siamo inseguitori e inseguiti dal sospetto dell'insensato e del nulla. Dall'impossibilità di pervenire al senso, di ottenere la visione della verità (come nel racconto in questione) prendono tuttavia a svilupparsi tutti i tentativi umani di circoscrivere il luogo, nel'illusione mai sopita di poterlo individuare e finalmente perlustrare. Non è la risposta a sottrarsi, ma il senso, che non si lascia circuire. Il che è ben diverso.
Abbiamo due letture diverse dello stesso autore, la tua è più letteraria; la mia è filosofica.
E comunque non capisco perchè al posto di rispondere semplicemente alla mia domanda, o anche al non risponderla, non solo l'hai del tutto travisata, ma sei finita in tutta un'altra direzione..
Se molto più brava a scrivere poesie
che a pensare o interpretare i testi,
il che è un grande tributo che ti faccio!
Ad ogni modo...
Buona giornata lilli
Y

il 06/02/2009 alle 16:27

La simbologia kafkiana è di per sè assurdamente indecifrabile.Il suo simbolismo può essere assunto, come simbolo di un reale che non può essere compreso, e l'eroe kafkiano non giunge e non vuole giungere ,o forse non può, alla chiarificazione ed alla identificazione di questi simboli.Certo la tua è una interpretazione più filosofica di quanto sia la mia, senz'altro di matrice più letteraria, nel mio commento precedente , per quanto riguarda le risposte attese, mi riferivo al racconto "un messaggio imperiale" ( che mi ha ispirato un'altra poesia contenuta in questo sito)e ad altro opere dell'autore, che ho letto, amo, ma lascio l'esegesi delle sue opere a critici più competenti ed esperti, ognuno trova in un autore quello che è più vicino alla propria cultura e sensibilità.
grazie del tuo complimento
lilli

il 06/02/2009 alle 17:57

mi fa studiare, brava moma

il 01/04/2013 alle 00:35