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Pubblicata il 18/11/2008
Morfeo stende le sue mani velate
sulla mente delle persone
portandole a vagare
per le lande infinite del suo illusorio mondo.

Ma il dio procelloso
che come una farfalla che vola di fiore in fiore,
decide di addormentare con la costanza
di un soffio di vento che increspa il mare.

Così chi vorrebbe rimanere
si ritrova tra le sue braccia,
e chi vorrebbe sognare
si ritrova a vegliare.

Non sempre le nostre preghiere ascolta
ma si burla dei nostri occhi stanchi
per vederci sprofondare proprio quando
abbiamo perso la speranza di poterlo toccare.

Ci guida sui sentiri incerti del nostro cuore
nei labirinti dei ricordi e delle paura
dove ogni immagine è un indivinello
che ci propone come un allegro gioco solo ai suoi occhi.

I suoi occhi che alla luce del sole
riflettono le stelle più luminose e lontane
che ancora rilucono nel nero delle iridi
quando già si sono spente da tempo.

Morfeo dai lunghi capelli d'argento
che cavalca un unicorno
che a volte intravediamo
come lucente bagliore nel dedalo dei nostri sogni.

Morfeo che ti burli di noi
che ti balocchi con i nostri desideri e paure
perchè puoi vivere solo attraverso noi
quelle emozioni e sensazioni che ti sono negate.

Povero giovane dio
ti guardo tristemente
mentre ti svaghi
coi tuoi illusori giochi.

Non puoi sapere
cosa vuol dire amare
ma solo sentirse il fugace profumo
mentre accarezzi gli altrui sogni.
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hai fatto una descrizione onirica di un dio prettamente onirico
:-))

il 18/11/2008 alle 08:00

grazie :-D

il 18/11/2008 alle 18:54