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Pubblicata il 01/11/2008
I lampi si rincorrevano
seghettando l’ardesia
rizzata sul cieco orizzonte
da una notte schiava delle tenebre.

Si mossero di un niente
le grevi ciglia dell’uomo
appoggiato alla parete di pioggia
quasi volesse scacciare
quella violenta intrusione.

Il nome che immortale sulla bocca
gli sbocciava nelle ore dei silenzi
intimorito si ripiegò su sé stesso
rotolando in fondo alla gola.

Nessuno, nemmeno un dio,
con tutti i suoi potenti strali
poteva arraffargli quel fiore
perché era tra i suoi petali
che aveva scelto di morire…

…o viverci in eterno.

SabyGRIZZLY 2008
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In una notte schiava delle tenebre
un uomo appoggiato alle pareti di pioggia
guardava questi lampi che si rincorrevano ...
Nessuno neppure un dio, poteva arraffargli quel fiore ..
perchè era tra i suoi petali
che aveva scelto di morire…
o viverci in eterno.
Caro Cesare, potrebbe essere un racconto surreale...
Piaciuto! Un abbraccio.Dora

il 02/11/2008 alle 13:21

Spesse volte il surreale è molto più vicino alla realtà di quanto sembri.
Un grrrazie e un abbraccio
Cesare

il 02/11/2008 alle 16:28

una forza indomita, trapela dalla tua poesia, determinazione nel compiere le proprie scelte.
Un abbraccio caro
Ax

il 02/11/2008 alle 17:23

Seghettare l'ardesia nn è un gioco da ragazzi
Ma son certa che quell'uomo sarà stato molto
più determinato e forte e pronto ad ogni cosa
pur di vivere in eterno tra quei petali di rosa

Smack
liz

il 02/11/2008 alle 19:05

Poesia dal contenuto delicato per l'orso che ti ringrazia per le tue parole.
Un grrrrrrande abbraccio
Cesare

il 02/11/2008 alle 19:51

Quel seghettare l'ardesia ha un significato specifico cara Liz e, cosa più sorprendente, il tuo intuito sul fiore in questione mi sbalordisce e mi commuove.

Un grrrrrande e speciale abbraccio
PapyOrso

il 02/11/2008 alle 19:54

Ancora una volta la delicata profondità dei tuoi sentimenti incide e lascia un notevole segno.
Un caro pensiero
mati

il 02/11/2008 alle 22:46

Anche io mi commuovo quando sento la sintonia che si impossessa delle mie dita sulla tastiera..
PS: l'ardesia come cielo l'avevo usata tanto tempo fa in un mio autoritratto.. questo si che mi fa davvero sbalordire..

smack papyno
liz

il 03/11/2008 alle 11:58


Anche tu allora dipingi!!!
Altra piacevole sorpresa....da qualche anno ho un po' abbandonato le tele per i trompe l'oeil da perfetto dilettante, per la gioia di amici e mia.
Uno strasmack sulle mani e, perchè no, anche alla tua tastiera :-))
PapyOrso

il 03/11/2008 alle 14:33

Un segno che dalla lavagna sospesa non si cancellano, ma restano come graffiti nel cielo.
Grazie Mati.
Un grrrrrande abbraccio
Cesare

il 03/11/2008 alle 14:36