PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/10/2008
Stagioni perdute,
s’attardano ai lidi,
protese a un varco di luce;
l’aurora non sboccia
e il gambo si spezza,
all’incrocio dei venti.

Corolle stornate pendono in riga;
piaceri lontani…
orme nude, solitarie
labbra vacillanti su altezze sovrane.

Memorie che non hanno dimore,
soltanto un Laddove di scorie e
reliquie;
furori madidi di violini scordati
di fiacche campane il rigoglio;
a posarsi sul fiume, gli anni non più
traboccati.

Vedo la polvere
sui frassini languire;
le ire dei falchi, l’accolita
di grilli frinire
sopra palchi cadenti.

Non mi nego una lacrima di povertà,
quando infreddolita a me si volge
la schiera dei partenti:
stagioni, che mi fissano
in viso,
con voci di umani
mi gridano:
“E’ sera!”
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meravigliosa poetica, molti i momenti intensi in cui brillano pathos e originalità...

Ciao
JK

il 31/10/2008 alle 17:53

volge alla notte la sera, perdendosi in lindori eterni di stelle

ciao carissimo, lieta di rileggerti

il 31/10/2008 alle 18:13

il cuore ha dettato ,ecco perchè la penna è rimasta sopspesa a mezz'aria ,è istinto ,ma il fuoco che produce calore lo sento ,,da monte a monte da piano a piano varcherai confini ,ma il mio canto d'amicizia ti seguirà ,un abbraccio cate

il 31/10/2008 alle 21:19

Ritorna la tua voce su PH, scandisce memorie vissute, ci coinvolge e, piacevolmente, ci costringe ad immedesimarci nelle scene poetiche da te descritte col ritmo dell'anima.
E' bello ritrovarti, un caro abbraccio
mati

il 01/11/2008 alle 00:00

Solo i veri poeti sanno ascoltare la voce delle stagioni ( la vita ne è una somma) e vedere nei loro occhi la tristezza per dover cedere il passo al tempo.
Splendida!
Un grrrrrrrande ciao
Cesare

il 01/11/2008 alle 11:59