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Pubblicata il 28/10/2008
Un rombo cupo
sotto una magma sulfureo ribolle
mi accompagna e mi sfiora
tra sponde di un fiume senza fine
e un lento e incessante lamento
disperdendo le mie carezze
per un abbraccio disperato
a lambire l’infinito.
Ho rincorso il profumo della terra
che seguiva le tue falcate
perché tu eri con me
e ho raccolto manciate di sabbia e ghiaia
volevo rosso rubino
come pegno promessa d’amore
e smeraldi foglie verdi
come speranza senza morire
da chi giudica senza capire.
Ora nella sera d’estate lungo la via
e là che attenderò l’imbrunir
tra mille ricordi e una gran nostalgia
sognando il domani di poter ripartire.
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Ripercorri i passi fatti, ma ogni tanto sosti per riavere la piena traccia dei ricordi, portatori di un brivido di tristezza.
Per fortuna c'è la volontà di attendere un nuovo giorno col sorriso tra le labbra, del resto è l'unica possibilità per ridare senso alla tua vita.
Un caro pensiero
mati

il 29/10/2008 alle 00:11

Tra mille ricordi e una immensa nostalgia, ripercorri le tappe della tua vita. Bello e nostalgico poema il tuo caro Lia, continua a sognare per un domani ricco di speranze ed attese!
Con affetto. Dora

il 29/10/2008 alle 17:43

Bella! Un carissimo saluto. Giorgio

il 29/10/2008 alle 23:26

grazie mati
un abbraccio
lia

il 28/12/2008 alle 09:42

se non sognassi un futuro migliore ......non so cosa avrei fatto.................
un dolce abbraccio all'amica del cuore
lia

il 28/12/2008 alle 09:43

grazie dolcissimo giorgio
un forte abbraccio
lia

il 28/12/2008 alle 09:44