PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/08/2002

Profanatori di anime
hanno rubato tutto quello che potevano
e non hanno lasciato niente.
Poi tornarono;

come tirannici dittatori,
con un imbroglio,
si impadronirono della ceduta fortezza,
dettarono leggi disumane al mio cuore
- allora stolto, smarrito ed inesperto -,
vietarono ogni sentimento
e diressero l'ignorante spirito alla deriva
a cercare riparo nell'umiliazione e nella falsità.

Fecero della mia volontà la loro,
ed in questo dispotico regno
i sogni si persero,
la mia personalità fu occultata fra leggi ed inconsci divieti...

Già da tempo dura
questa degradazione e questa schiavitù
- nell'illusione di una relativa libertà -,
e la zelante serva,
costretta a far ciò che le vien imposto
e ugualmente irrisa allo stesso tempo,
stà zitta, impassibile e fredda, avversa
agl'occhi del feroce Tiranno,
mentre nasconde in cuor suo l'ultima luce
della fiaccola che ancor non si è spenta.


  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

L'ho riletta più volte...
Si presta a tante interpretazioni, ma la tua è
di certo quella più vissuta e vera!
Vitale

il 03/06/2003 alle 22:27