Saba, Montale, saby..dovresti stare tra i Grandi..perchè poesie come queste le scrivono solo i grandi poeti..
anna
Papyno sublime
questa cambia un po' i connotati rispetto alle tue precendenti, la percepisco divesa, a tratti più prodonamente umana e dissacrante verso il mondo falso di sfavillanti vetri cromatici.
Mi piace piace piace il tuo modo di porti di fronte ad una società fondata sull'apparire, qualcuno si chiederebbe ESSERE o AVERE?
smack
liz
la chiusa è grandiosa, carissimo, hai raggiunto l'apice della poesia.
Un abbraccio
Ax
Carissima Anna
Quelli che tu hai citato sono i Grandi Mostri Sacri e, nonostante non possano che farmi piacere le tue parole, piccolo e mile rimango al loro cospetto.
Un grrrrrande abbraccio
Cesare
L' ESSERE è sempre preferibile :-))
Papyorso spesso diviene un trasformista e, per scrivere sul sociale, si mette gli abiti per l'occasione, sperando che le sue parole non siano gettate al vento.
Un grrrrrande e affettuoso abbraccio
CesarPapyOrso
Sarebbe un delitto buttare al vento la poesia sociale..
soprattutto la tua! Smackissimo
liz
Caro Ax
Speriamo che la labirintite non ritorni all'attacco o potrei soffrire di vertigini.
:-)))
Grazie
Un grrrrande ciao
Cesare
Ti ringrazio Lizzie
a nome di chi vive ai margini della società.
Baciottolone
papyOrso
Ed io onorato che tu abbia evidenziato il verso ch'è il fulcro della poesia.
Gli "invisibili" spesso hanno una luce particolare.
Un grrrrrrrande abbraccio
Cesare
Caro Cesare, la tua poesia è come il vino che invecchia, sempre migliore.
Un grrrrrrrrande bravo!
Jul
Allora un bel cin-cin per festeggiare :-))
Opssss, ma io sono astemio...va beh...si può fare con una spremuta d'arancia
Un grrrrrrande abbraccio
Cesare
Accendi il faro della tua grande umanità su quella comunità, che per varie situazioni, spesso molto dolorose, vive ai margini delle città.
Ne metti in rilievo la capacità di sentire appieno la necessità delle piccole cose, fuori da quell’accanimento farraginoso che consuma e scarta senza moderazione.
Grazie, per avere trattato il tema con la tua consueta delicatezza, fino a quel riverbero di stelle che vale più di mille parole a spiegazione.
Un caro saluto
mati
Che dire cara Mati.
Il tuo commento è di quelli da mettere in uno scrigno dove a brillare non sono i gioielli.
Un grrrrrrrande abbraccio
Cesare