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Pubblicata il 15/08/2002
Cenno leggero,
d'impercettibil moto,
accadde d'improvviso:
un inimitabil gesto
dal silenzio si fece suono,
dal buio divenne luce.
E fu l'inizio del nuovo giorno.
L'aurora,
che sottilmente apparve
chiamò dal vuoto
sue ancelle d'alate specie,
architetti di leggiadrìa celeste
s'accalcaron con far lezioso
a ridar nuove vesti al ciel.
D'intorno,
si mosse ovunque
un fil di vento,
che lieto condusse grata novella
a verdi respir di terra.
Così si prepararon canti
per accoglier l'alba
cui l'auror cedette scettro.
E su, per valli, monti e foreste
natur s'appresta
a mite risveglio di natur Regina.
Dal cielo al suol,
ovunque intorno,
un sol immobil spirito
si mosse per Amor d'istinto.
Al secolar luogo,
prescelto ormai da tempo,
giunser creature d'un universo intero.
La casa di Lei dormiente
presto invasa da fiori e piante
fu anche tempio di animal sereni.
Meraviglie d'un mirabil quadro:
pareti d'una stanza intera
avvolte da gardenie, rose, orchidee.
Guanciali dai variopinti effluvi
rendean omaggio alla bellezza intera.
E intorno farfalle,ghirlande profumate
animavan danze tra furetti e cardellini.
Tripudi di suoni e d'Amor colori
aggraziavan delicati sogni suoi.
Silenziosi canti,
innalzavan sudditi alla lor dolce Regina.
E Lei, fior di pesca, sorrideva,
nell'armonia del sonno,
reso speciale da quell'evento
di natural portento.
Fu al dunque che il sogno
mirabil quiete,
si fece portator di luce.
"Presto", s'udì un sussurro..
e l'Amor di natura intera,
volò, corse, saltò..
per ritornar alle foreste,
campi, montagne,
per ridar corso ad un giorno nuovo.
E Lei, Regina addormentata
lasciò che i delicati occhi suoi,
si schiusero,
mostrando l'allegria d'un universo
che or ora era giunto
a sfiorarle il viso,
per renderLe
doveroso omaggio.
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