-Paese mio
brufolo screpolato
da gelido vento
su volto anemico
ti elevi dalla valle
lontano dalla schiena del matese
con tentativi di imponenza
mai riuscita
-Come fulmini dispersi
le strade
dipinte di catrame
che portano a contrade covo
dove si consumano giudei abbracci
di contadini corrotti dal progressso
e paventano vite sconosciute
-Ragazze con malizie acerbe
con volti Peruviani
sotto il lento incenso di comignoli
sparsi tra alberi sbalorditi
vittime del sogno metropolitano
-Paese mio
inesperto mercante
hai saputo vendere solo lacrime
con addi di promesse vane di ritorni
e in una bottiglia vuota a perdere
coperta d'erba il ricordo agli occhi
-Ogni ritorno saltuario dei tuoi figli
è solo un due novembre
per curiosare su volti di ceramica
che man mano non diranno
...più niente..
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Da:Vetriolo
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