Anche il mercante di cristalli cammina spedito,
soltanto ad ogni banchetto s’incanta a guardare
il gioco di riflessi che la sua arte diffonde.
Eppure avrebbe motivo d’esser prudente
tanto quanto il frangibile delle sue opere.
Critico e severo ma sordo a chi pensa
a frugarne le ombre tra tanta luce.
E quanti frammenti lasciati per strada
prima di conoscere quell’equilibrio incosciente
di cui ne ha creato figurazione…
e la vende soltanto a chi lentamente
si accosta poi evade nel gioco di specchi,
a chi minaccia anche i suoi cristalli
con passo caotico e disperso.
Ma esiste un principio a cui il mercante non mente
non vende cristalli a mani giudiziose…
non concede la sua arte a menti ansiose
che ne farebbero un vetro nascosto nel buio
di un sacco di tela a cui il destino,
tenterà in ogni modo di fare fessura
per tradire l’ossessione di quella mente dannata.
Anche il mercante di cristalli cammina spedito,
per questo m’affrettai per raggiungere il suo passo,
m’accostai e non chiesi fastosità
cercavo un cristallo da sentire prezioso
l’incantato equilibrio di ogni passo spedito.