PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/10/2008
Prendono voce i pensieri
nutriti e protetti
dal nido di tenebra,
tiepidi di corpi avvinti
Parole espirate
appena s'odono,
vaghi echi al vociare
confuso dalla strada
Racconti te stesso
all'ombra che ti è accanto:
una vita sepolta, obliata,
rinasce alla mente
Amore mio,
questa notte spartisci
le tue troppe pene
accetta le mie poche gioie
Sul naufragio delle nostre vite
costruiamo qui e ora
un'isola di sogni solo nostri
per scaldarci
nei giorni dell'inverno che verrà
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Fantastica !!!!!!
Ciao

il 01/10/2008 alle 09:12

Ricercata e delicata
una bella lirica equilibrata, caro Paride

smack
liz

il 01/10/2008 alle 12:50

Grazie, troppo buono!!!!

il 01/10/2008 alle 13:07

Un commento lusinghiero specialmente se fatto da una raffinata poetessa quale tu sei.
Paride

il 01/10/2008 alle 13:08

Diversa dalle tue precedentemente propposte. Decisamente sensuale: immagino corpi stetti in abbraccio e un "lui" che narra alla sua "lei", col favore delle tenebre e con la complicità di una intimità raggiunta, cose che mai avrebbe pensato di poter raccontare ad alcuno. Perchè mai dovrebbe venire l'inverno? Sembra, semmai, l'incipit di una perenne primavera. Molto bella. Complimenti Paride. L'orco.

il 01/10/2008 alle 16:53

In effetti questa mia è il racconto di un'esperienza vissuta, molto intensa e significativa che spero di essere riuscito a trasmettere almeno in parte.
L'inverno arriva sempre, caro Orco, l'importante è non affrontarlo da soli....

il 01/10/2008 alle 21:10

Avevi ragione...L'inverno arriva sempre.

il 03/10/2008 alle 07:13

Poesia diversa dalle altre che hai scritto.Innamorato?...Un saluto.T.

il 06/10/2008 alle 15:18