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Pubblicata il 27/09/2008
A confronto di lui
in età e bellezza lui il cactus
e lei il fiore,
vittima di invidia e maldicenze
nel vortice della gelosia più truce piombò,
ogni parola in discorso anche la più leale
sembrava con ilarità portasse ad allusioni
d'infedeltà dell'amata
-Un giorno,il suo vicino
con cui in astio da tempo
per la questione suddetta,
chiamava il suo gatto per nome
ma il felino sordo a ogni imploro
fin quando decise di imitarne la voce
col l'usuale classico miaoo..miaoo
-A tal verso, il geloso
corse fulmineo in casa e abbracciò il fucile
e appena sull'uscio due colpi fece partire
che centrarono al petto lo sfortunato imitatore
che esangue fulminato cadde secco in giardino
-Quando al processo il Giudice chiese il movente,
lapidario rispose di aver in giustizia
lavata l'offesa,sfacciata gravosa
esser stato ad alta voce chiamato cornuto
-Oh! Signori della corte...
miaoo, è il verso del gatto che come san tutti
mangia i topi e questi vanno in delizia al formaggio
fatto col latte munto alle mucche
che hanno lunghe corna,era chiara
l'allusione di paragonarmi alle bestie,
poi essendo il richiamo avvenuto più volte
potete voi immaginare che ramificazione
m'ha addossato a gran voce alla testa
-Al manicomio fu destinato
io come sempre passai per caso ed ebbi modo
di dire...la paura in certe anime
di perdere l'illusoria felicità
crea molta più tristezza che in quelle
che mai l'hanno conosciuta
e ne hanno sentito soltanto parlare
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Da:Pensieri Alternativi
www.santhers.com
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