Come ogni sera
questa sera è andata
Zapping in tv,
la cena
un bacio
Buonanotte
E sono qui ancora
a scrivere
di chi più non c’è
Ma questa volta
chi non c’è
sono io
Non vedo la presenza nello specchio
e le mie mani sono trasparenti
così l’aria viziata che respiro
e le pareti grandi
hanno il colore della verità
Quella che ognuno si nasconde dentro
accompagnata da un muro di bugie
Nascondo il sentimento più profondo
per farne scudo al corpo
che non si vuole aprire allo sconforto
Questa maschera da museo offusca
un peso vuoto grande come un sole
Un buco nero
senza massa e incolore
che alterna eclissi a spazi sconfinati
Ogni oggetto mi pesa tra le dita
quasi volessi cancellare un mondo
il modo di compiangere la gente
che guarda con serenità il futuro
Angoscia e poi dolore
riprovo a resettare il mio passato
senza però cambiare quel volto
che si è già incancrenito nel mio sangue
spezzando le molecole a metà
Muore o si spegne intanto
lo spettacolo
Cambia canale, il ritmo, lo spot
tante formiche vedo nello schermo
Quante divorano dentro
il mio cervello
rimasto acceso
ancora
senza te