PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/09/2008
Riprenditi gli sguardi
ed abbassa le palpebre
su occhi privi di pupilla,
ricaccia indietro le parole,
deglutiscile piano,
disperdile negli umori
vischiosi del tuo corpo,
lascia andare le tue braccia.
controllane i muscoli
ed ascolta i suoni
le armonie delle tue cellule
e
non aspettarti che qualcuno
li comprenda
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Che profonda tristezza...Che profonda verità.
Bella e amara.
Alessia

il 12/09/2008 alle 00:01

Allontanamento.
Una ipotesi solo al femminile.
Bella.
N.

il 12/09/2008 alle 00:25

Cara Moma
molto interessante come descrivi il momento di introitare parole che percepisco "amare", per poi metabolizzarle anzi fonderle con te stessa, alfine ripercepire ogni parte di te e risentirla in armonia....
mi piace questa forza sia espressiva che concettuale.
Ma la solitune che deriva dalla conoscenza di se e' una esperienza frequente anche se tutti ci auguriamo transitoria....
In questo, anche se incopresa, non sei sola.

Un saluto
Bru

il 12/09/2008 alle 10:09

immersa in te come il rovescio della tua pelle ,è cosi quando è profonda , bella poesia ,ciao cate

il 27/09/2008 alle 21:07

Hai fatto, in una rapida pennellata,
il ritratto della solitudine..e l'hai descritta
così bene soprattutto a livello fisico,
la solitudine del corpo...
ma poi c'è anche quello emotivo
tutto giocato a livello degli occhi...
Molto bella
Ciao cara lilli
Y

il 26/02/2009 alle 11:54

E la solitudine ti adorò e svanì! Sir Morris

il 09/02/2015 alle 00:46