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Utente eliminato
Pubblicata il 11/08/2002


........estate questa che passa
trascorsa dal pendolo fragoroso e grandinante
dei temporali in un sol giorno sbalzati
e una volta per sempre graffiati sulle lavagne
rupestri rammento in val chiusella

e io qui in pieno agosto a grattarmi la pancia e a girarmi l'indice della mano destra nell'ombelico del mondo e a rimpastarmi il cerume dei sordi che non vogliono sentire con la mano sinistra a galleggio nell'umidiccio di questa placenta unica a ospitarmi mi sento oliva stracotta in salamoia immangiabile al sale divenuto colla di nostalgia colla per ciò che non è per ciò che non è stato
respirato
visto
udito
palpato
goduto
abbracciato
assaporato di suoni colorati del mal d'africa che nell'anno 00
duemila e non più duemila debutta con parole come coriandoli innocue e scoppiettanti bollicine di sciampagna
e dire che pochi mesi fa la luna più lucente del secolo sbiancò i crinali di questa carbonifera montagna
e le onde cupe del mare d'abbasso
oscurato dalla notte che non sogna alba alta pareva e i battiti del cuore non seppero obliare
il rosso del sangue
il verde della speranza
l'azzurro della libertà
il viola del riscatto
il nero dell'impotenza
il grigio del dubbio
il rosa della dolcezza
il bianco del bianco

ma altri sono i colori che vibrano astri sotto la pensilina
del millenium bug in attesa che transiti quel tram di capodanno chiamato desiderio

quale all'ora il colore delle foglie di voglie se non il non peggio cartazucchero definito................ù



..........continua............
il poema epico della dissonanza
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