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Pubblicata il 09/09/2008
*Sono attimi
lievi e sfuggevoli

questi pensieri
che non vorrei

come dolore vivo
qui ritornano

si rincorrono
memorie sostenute

da filamenti
e nodi orditi

un amore denso
come miele

che addolcisce
l'intercedere

senza renderlo vacuo
io sono*
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bellissima..io l'ho letta al contrario ed è ancor più bella."io sono senza renderlo vacuo l'intercedere che addolcisce come miele un amore denso e nodi orditi da filamenti..."
Ciao
And

il 09/09/2008 alle 10:18

si, una vera chicca.
mica facile un canone inverso
complimenti
rst

il 09/09/2008 alle 10:36

*Questa trama mi appassiona..
l'amore da un senso all'intercedere
nel bene o nel male..
ora mi sento sottosopra! :-)

Un bacio di-verso Summer

il 09/09/2008 alle 10:54

versi finemente cesellati, nella riflessione sull'amore e la vita che si afferma.
Un caro saluto
axel

il 09/09/2008 alle 11:02

Grazie del bel commento e del bel voto!
Sono felice ti sia piaciuta.
Un abbraccio.
Pau

il 09/09/2008 alle 13:51

Grazie del commento e di avermi letta.
Pensavo non fosse così "intuibile", ma tu sei stato bravo!
Ti confido che anche a me piace di più al contrario...
Un abbraccio.
Pau

il 09/09/2008 alle 13:55

Grazie Reset...
Non è stato un gioco scriverla, forse ancor di più dargli un senso profondo, sia all'andata che al ritorno.
Ma l'altra sera ero molto ispirata e l'idea del canone mi frullava da giorni: dovevo sfogarmi!!!
Kiss kiss.
Pau

il 09/09/2008 alle 14:00

Attenzione al sangue alla testa!
Grazie Summer
I tuoi commenti sono sempre ben accolti... nel bene o nel male!
Baci di-versi incantati.
Pau

il 09/09/2008 alle 14:03

Ammetto che di cesello lavoro poco... ma accolgo il tuo bel commento con gioia!
E' nata proprio da una profonda riflessione questa mia "poesia".
Sia all'andata che al ritorno...
Ti ringrazio.
Un bacio.
Pau

il 09/09/2008 alle 14:06
Jul

Bellissima come la leggi la leggi,nel senso e nell'altro, il canone inverso dell'amore.
Un bacione, Jul

il 09/09/2008 alle 16:36

Grazie Jul...
L'amore è sempre un canone inverso, comunque leggi.
Un bacione anche a te!
Pau

il 09/09/2008 alle 22:33

gent. Pau

leggere il tuo canone e' come seguire il suono di un torrente,
a volte lento a volte impetuoso ma volte incontra un sasso e interrompe il suo percorso.
gradevole tratti nella lettura, ma comprensibile per,a causa della difficoltà compositiva con cui ti sei cimentata.
Noto con sorpresa e piacere la capacita' di rendere "inverso" anche il significato nelle letture.
Ti faccio i miei complimenti e mi uguro che questa creatura non sia un "figlio unico" .

un saluto
Bru.

il 09/09/2008 alle 23:02

Egr. Bruxio,
grazie del bel commento...
Chissà, più in là, quando sarò nuovamente "ispirata", mi dedichererò a questa nuova e bella esperienza letteraria.
Per quanto riguarda "il suono di un torrente, a volte lento a volte impetuoso ma volte incontra un sasso e interrompe il suo percorso"... ci tengo a precisare che dovrebbe il lettore "trovare" le giuste pause nella lettura della mia poesia, visto che volutamente non ho messo un segno di punteggiatura proprio per renderla fluida sia all'andata che al ritorno.
In effetti si leggono così:

A
_________
Sono attimi
lievi e sfuggevoli.
Questi pensieri,
che non vorrei
come dolore vivo,
qui ritornano.
Si rincorrono
memorie sostenute
da filamenti
e nodi orditi:
un amore denso
come miele
che addolcisce
l'intercedere
senza renderlo vacuo.
Io sono.

B
______
Io sono,
senza renderlo vacuo,
l'intercedere
che addolcisce
un amore denso
e nodi orditi
da filamenti.
Memorie sostenute
si rincorrono:
qui ritornano
come dolore vivo
che non vorrei.
Questi pensieri,
lievi e sfuggevoli,
sono attimi.

A questo punto gradirei un ulteriore suo commento su entrambe le poesie, se non chiedo troppo...
Saluti,
Pau

il 10/09/2008 alle 16:59

Cara Pau
sono contento di sapere che ricorrerai ancora a questa forma creativa e spero che non mi sfugga il tuo prossimo canone.

Per quanoto riguarda i "sassi"ribadisco che sono ovviamente figli della difficolta' esecutiva del canone, ma anche con la tua punteggiaturea ovviamente ancora esistono"un amore denso e nodi orditi" dove la "e" ha esigente per il ritorno e non per l'andata
"qui ritornano" uno stato in luogo dove sarebbe piu' ovvio un avverbio tempo nel contesto.
"io sono" come chiusura e' forte ed un po' forzato come soggetto alle fine del componimento.
E questo per l'andata

"memorie sostenute" di effetto immaginifico, ma scarsamente legabile a "si rincorrono".

ma ti ripeto sono piccoli sassi che nulla tolgono alla bellezza ed alla fantasia del componeimento.
come nulla tolgono alla sua capacita' di esprimere un delicato momento di sofferenza interiore anche se fugevole e formato da trame che intrecciano nodi e piccoli filamenti.
Immagine di notevole ampiezza desrittiva di cui tu peraltro sei dotata da come ho letto in molte altre ture poesie.

Se mi posso permettere vorrei fare un piccolo commento al " dovere" che il lettore dovrebbe avere nel mettere la punteggiatura a suo piacimento.
Personalmente leggo le poesie per "piacere" e spero che il poeta risesca nel suo dire e comunicare a facilitarmi la strada .
Probabilmente e' una aspettativa modesta ma spero che tu non appartenga alla categoria di scrittori che si nascondono dietro il dito mignolo del "tutto è poesia".
Mi piacera', se tu lo desideri, continuare questa discussione che potremmo intitolare " del dovere del poeta e del piacere del lettore"
che ne dici?
un caro saluto
Bru.

il 12/09/2008 alle 09:45